A parte il buffo gioco di parole, che vede il concetto del “sostenere” al centro del nostro interesse in quanto Psicologi e del paziente, in quanto persona bisognosa di sostegno,in tempi di crisi il lettino dello psicoterapeuta è per molti un lusso. Perché non seguire l’esempio di altre città italiane, come Milano e non offrire un nuovo servizio per rendere la terapia accessibile anche a chi ha problemi economici?
Andare da uno psicoterapeuta è un lusso che non tutti si possono permettere. Eppure fra separazioni familiari e problemi relazionali, mancanza di lavoro, un’intera generazione irrisolta e senza futuro, i problemi legati all’ansia, il panico e la depressione sono in aumento. Il bisogno c’è ed è in crescita.I Consultori da soli non bastano a tamponarlo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha più volte sottolineato la necessità di proporre interventi psicologici e psicoterapeutici nei programmi di politica sanitaria, facendo riferimento a numerosi studi internazionali che ne dimostrano l’efficacia nelle più svariate condizioni di disagio psicologico, individuale e familiare.
In Italia, circa il 20-25% della popolazione adulta presenta ogni anno una criticità psicologica tale da dover richiedere un aiuto specialistico, ma solo il 10% di essa, generalmente i casi più gravi, approda ai servizi psicologici e psicoterapeutici offerti dal SSN. Questa situazione è determinata dal fatto che il Sistema Sanitario Nazionale italiano non riesce a soddisfare le numerose richieste d’intervento psicologico e psicoterapeutico per mancanza di risorse professionali ed economiche. I servizi territoriali, costretti a dare priorità a situazioni di gravità psichiatrica, non possono concedere lo spazio necessario ad altre forme di disagio e di sofferenza psicologica e relazionale: si pensi ad esempio all’ansia, alla depressione, ma anche alle problematiche legate alle relazioni di coppia e familiari. La gestione di problematiche psicologiche considerate “meno” gravi viene così delegata all’iniziativa della singola struttura o dei suoi professionisti.
Una splendida iniziativa a Milano iniziata nel gennaio 2013 permette ai cittadini meno abbienti di avvalersi di sostegno psicologico gratuito o quasi, con contributo minimo. La novità arriva grazie al protocollo di intesa tra l’Ordine degli psicologi della Lombardia e l’assessorato alle politiche sociali e cultura della salute del Comune.
Grazie a un accordo tra l’Ordine degli psicologi della Lombardia e il Comune di Milano, i cittadini meno abbienti avranno la possibilità di ottenere consulti psicologici gratuiti, o con un contributo minimo. Una politica di sostegno che sta giustamente raccogliendo plausi da più parti.
Esperti professionisti del benessere psicologico. Una rete di sostegno alla comunità che dia la possibilità, a costi sostenibili per tutti, di affrontare le problematiche esistenziali anche nell’impossibilità economica di farlo rivolgendosi ad un privato.La possibilità di evitare le lunghe attese agli sportelli delle Asl ed essere messi alla fine di una lunga lista d’attesa prevista dai servizi pubblici.
L’opportuità di velocizzare dunque la soddisfazione del bisogno psicologico al momento della richiesta. Un progetto che tenta, mantenendo alto il livello qualitativo del servizio, di andare incontro ai settori più economicamente svantaggiati della società, e che si propone di diffondere la cultura dell’aiuto psicologico.
L’accordo siglato tra il Comune di Milano e l’Ordine degli psicologi si basa anche sulle difficoltà effettive che chi volesse usufruire di sostegno psicologico a costo contenuto si trova ad affrontare: i tempi di attesa per i servizi pubblici nelle ASL o negli ospedali sono lunghi (fino a 6 mesi) e al contempo in genere la durata dei percorsi psicologici è breve. Per chi non può evitare tutto questo poiché non può permettersi di spendere cifre considerevoli presso professionisti privati ha ora, con questo accordo, un’altra possibilità per ottenere sostegno psicologico peraltro a titolo gratuito, o quasi.
Allora perché non prendere spunto dai colleghi milanesi e attivare anche qui a Torino un servizio offerto da esperti psicologi e psicoterapeuti, e che si rivolge all’individuo, la coppia, la famiglia e gli adolescenti?
Il costo di ogni singolo percorso viene definito, di volta in volta, in base alle fasce di reddito certificate dal modello ISEE, che va quindi presentato per determinare la congrua e pertinente afferenza al servizio.La persona così indirizzata può accedere gratis o con un contributo minimo a servizi di carattere psicologico che altrimenti non potrebbe permettersi. In una parola ‘psicologia sostenibile’, diffusa sul territorio e diretta a chi si trova in difficoltà economiche in regime sussidiario al Servizio sanitario nazionale rappresentato dai consultori.
Dott.ssa Rosanna Cuccia
Psicologa Psicoterapeuta Torino
Sono perfettamente daccordo, ma come è possibile attivare l’Ordine per questa splendida iniziativa?
A novembre 2013 ci sarà il MESE del benessere psicologico a Torino, non più una settimana,come nelle passate edizioni, ma un mese di prima consulenza gratuita a chiunque ne faccia richiesta. Un anno fa c’era stata l’iniziativa “Psicologo in farmacia”: 4 mesi di consulenza gratuita presso le farmacie aderenti, con ben 3 sedute ad utente gratis e con divieto di continuare il percorso a pagamento fino al termine della sperimentazione (da novembre 2012 a febbraio 2013).
Adesso proponete consulenze gratuite o a prezzo simbolico dietro presentazione dell’ISEE?
Ma Altra Psicologia non combatteva contro questa svendita della professionalità degli psicologi, chiamati, sempre loro, sempre “a gratis”, a sopperire alle carenze del SSN?
Maria, il progetto psicoterapia sostenibile di Opl, non ha fatto altro che prendere e mettere in rete delle realtà giá esistenti, e altre create ad hoc. Associazioni e cooperative di colleghi che hanno attivato servizi che potevano rispondere a criteri di sostenibilità. Questa rete, é stata “portata” al comune di Milano, per accreditarla come forma sussidiaria di servizio pubblico. Le associazioni e le cooperative, si sono impegnate a fornire una quota parte di ore gratuite, oltre a quelle a pagamento, dove però chi lavora nel sevizio é comunque pagato dall’associazione o dalla cooperativa stessa. Per regolamento, non é possibile utilizzare tirocinanti, o comunque lavoro gratuito per questi servizi. I servizi sociali, diventano quindi gli invianti. Nel miglior mondo possibile, il tutto dovrebbe essere finanziato. Nel mondo reale, questa rete di colleghi, diventa una realtà con la quale sviluppare sinergie e progetti da parte dei servizi sociali e del comune di Milano.
Inoltre, nei criteri per accedere ed entrare nella rete accreditata di psicoterapia sostenibile, sono previsti dei parametri per cui vi è un limite all’offerta per la singola associazione di prese in carico gratuite. Il progetto è molto articolato, e il gruppo altrapsicologia ci ha lavorato lungamente. Qui in Piemonte, abbiamo iniziato una prima ricognizione dei servizi. Un lavoro ancora preliminare ma che stiamo portando avanti.
Come vedi è un progetto molto articolato è mi è impossibile descrivertelo tutto per filo e per segno. In ogni caso, qualora volessi altre info, basta andare sul sito OPL, e trovi tutto. Alla faccia della trasparenza 😉