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Rispondere alla domanda “Cosa fa l’ Ordine Puglia?” è cosa assai complicata e non perché non mi voglia interessare all’argomento, ma perché non si trovano informazioni a riguardo.

Le delibere e i verbali sono i documenti con cui possiamo venire a conoscenza di ciò che il nostro ordine stabilisce, grazie ai quali possiamo vedere come i consiglieri svolgono il lavoro per cui li abbiamo incaricati e per cui paghiamo.
Essendo nel 2016 mi aspetto di poter trovare queste informazioni semplicemente aprendo il mio portatile ed accedendo al sito internet del mio ordine, non mi sembra una cosa così irragionevole. Tutti gli enti dove la governance è gestita da AltraPsicologia mettono a disposizione completa trasparenza per i propri iscritti.

Provate ad andare sul sito dell’Ordine Puglia e innanzitutto provate a capirci qualcosa: secondo la mia modestissima opinione è un sito molto confusionario, si sviluppa in lunghezza ed è poco intuitivo, tutte le informazioni sono buttate nella home e cercare qualcosa non è per niente semplice.

Se riuscite a orientarvi in questo caos, andate nella sezione trasparenza e provate a recuperare un solo verbale o una solo delibera. Questi sono atti pubblici che devono essere messi a disposizione di tutti, non dico di voler vedere la diretta streaming di un’ assemblea ma almeno la possibilità di poter scaricare un file PDF.

Visto che non sono riuscito ad avere queste informazioni come farebbe una qualsiasi persona che vive nell’epoca moderna, ho mandato una mail (PEC ovviamente) per chiedere come potessi recuperare verbali e delibere e se esistesse un calendario delle assemblee per poter partecipare come uditore, dato che queste dovrebbero essere a porte aperte. Dopo più di 1 mese (neanche mi avessero risposto usando un piccione viaggiatore) mi inviano questa mail:

Gent.mo Dott. Colonna,

facendo seguito alla Sua richiesta del 02.02.2016 Le comunichiamo che l’aggiornamento della sezione trasparenza è in fase di completamento e sarà disponibile a far data dal 20 mazo p.v. Qualora  Lei volesse visionare prima della predetta data i verbali e le delibere di Consiglio, potrà concordare un appuntamento presso la nostra sede con il Consigliere Segretrario, inviando una mail alla segreteria dell’Ordine. Le riunioni di Consiglio sono aperte  ad esclusione di quelle in cui si delibera in riferimento a procedimenti disciplinari. Al fine di regolamentare il flusso degli ascoltatori, in base alla capienza della sala consiglio, si richiede di prenotarsi di volta in volta tramite la segreteria dell’Ordine inviando una richiesta indirizzata al Presidente dell’Ordine.
Cordiali saluti”

dimissioni-giusta-causaPer la cronaca, la risposta è arrivata il 5 marzo, quindi ho deciso di aspettare il 20 per vedere se avrebbero messo i verbali nella sezione trasparenza, ma è passato un mese da quel giorno e dei documenti non vi è alcuna traccia. Ad essere onesto non ci facevo molto affidamento (il che è abbastanza triste), quindi provvederò a concordare un appuntamento per dare un’occhiata a questi benedetti verbali … che so, magari provo a fare richiesta mandando una raccomandata con ricevuta di ritorno, tanto per sentirmi ancora più retrò!

La cosa che mi ha colpito di più di tutta questa faccenda sono le difficoltà da affrontare per accedere alla vita pubblica del nostro ordine. Tutta questa tiritera burocratica è scoraggiante, già dobbiamo confrontarci con i nostri problemi quotidiani, con quelli di una libera professione sempre più ostica, perché dovrei anche perdere tempo a cercare informazioni, prendendo appuntamenti quando esiste internet? Chi me lo fa fare? Questo secondo me è uno dei problemi che ci ha portato in questa situazione: interessarsi del proprio orticello non curandosi del fatto che al di là del proprio cancello è in corso una siccità di proporzioni bibliche, ed è per questo che l’acqua non arriva nel proprio orto. Dobbiamo trovare il tempo per conoscere queste cose e, se possibile, per cambiarle. A me personalmente la pazienza non manca e non accetto che un utilizzo poco funzionale dei mezzi a disposizione mi privi del mio diritto di sapere, ma resta il fatto che ai giorni nostri tutto questo è alquanto deprimente.