ECM: l’Ordine della Toscana “ritorna al futuro”

Quando un Ordine regionale brucia i tempi è davvero un successo da commemorare…non sempre però.

Questo è quello che sta succedendo in Toscana: ci si proietta in un futuro auspicato, fingendo che si tratti di contemporaneità.

Gli ECM sono obbligatori?

Domanda che ormai riecheggia nella mente degli Psicologi ogni volta che, a fine di un corso frequentato, c’è da decidere se si ha l’obbligo di compilare il questionario che permette l’acquisizione dei famosi crediti di Educazione Continua in Medicina (appunto ECM).

C’è quasi uno scompenso paranoide persecutorio quando si scopre di averne frequentato uno che, seppur interessantissimo, non permette di accumulare alcun credito.

Per fugare ogni dubbio molti colleghi, coscienziosi e precisi, si rivolgono al proprio Ordine regionale.

Gli psicologi chiamano, OPT risponde… male.

ritorno_al_futuro1R400Lo scrivono sul sito, se interrogati, coerentemente, lo comunicano anche telefonicamente e via mail:

L’obbligo di seguire percorsi ECM non sorge in funzione del regime professionale (dipendente o libero professionista), bensì in virtù dello status di professionista sanitario.

Poiché a normativa vigente lo psicologo è inquadrato fra le professioni sanitarie (cfr. elenco delle professioni sanitarie riportato su sito del Ministero della Salute) e svolge attività riconducibili alla tutela della salute, deve adempiere agli obblighi ECM al pari degli altri professionisti sanitari, a prescindere dal regime professionale in cui opera.”

Per cui, le stesse persone che in data 27 aprile alle ore 18:56, sulla loro pagina Facebook comunicavano

opt“via libera dalla Commissione Sanità del Senato al DDL Lorenzin che contiene il riconoscimento del valore per la salute della professione psicologica – riconosciuta quale “professione sanitaria”– e più rigorose norme per la tutela dall’esercizio abusivo della professione. Previsto anche l’allineamento delle votazioni per gli Ordini prima tutte le regioni e subito il nuovo Consiglio nazionale. La prossima prova sarà quella delle Camere per la definitiva approvazione.”

dichiarando quindi che è stata intrapresa la strada verso il riconoscimento della nostra professione come sanitaria, SEBBENE NON SIA ANCORA COMPLETAMENTE RICONOSCIUTA TALE, nel momento in cui rispondono agli iscritti si proiettano nel loro futuro ideale anticipando i tempi.

Sarebbe una bellissima trama per un film di fantascienza se non fosse un’informazione ufficiale erogata da un ente pubblico.

Come stanno nel presente le cose?

Per il momento la situazione non è cambiata. Stante quindi l’obbligo deontologico di formazione continua, i libero professionisti che non lavorano o collaborano a vario titolo con il Servizio Sanitario Nazionale (o con strutture private che operano in regime di accreditamento o convenzionamento con esso), per il momento, NON HANNO L’OBBLIGO di adempiervi attraverso i corsi ECM, ma possono scegliere di aggiornarsi in altro modo.

 Chi lo dice?

1) Lo dice AltraPsicologia da tempo ormai (per approfondire clicca qui),

2) Lo dice il Presidente Nazionale Fulvio Giardina interrogato direttamente da un collega, cui risponde per iscritto con queste parole:

«Nelle more, è da ritenersi che NON VI SIA ALCUN OBBLIGO formativo per gli psicologi che non svolgano le attività nell’ambito del SSN sopra descritte». (fonte Ada Moscarella)

3) Lo dice il Consiglio Nazionale, quando ne annuncia il probabile prossimo obbligo

«Dunque, se così sarà, benvenuti ECM: sapremo usarli per rendere la psicologia più forte e capace di incidere in tutti i suoi ambiti» (grassetto mio per sottolineare l’uso dei tempi verbali).

e  lo ribadisce in data 26 maggio 2015

«Questa Consigliatura CNOP è in attesa, dopo ben due anni, che il Ministero della Salute stabilisca se tutti gli psicologi siano obbligati all’ECM, oppure se una parte all’ECM ed una parte alla FCP: in ogni caso, tutti gli psicologi saranno obbligati alla formazione continua».

Insomma, lo dicono tutti.

Ma l’Ordine degli Psicologi della Toscana vuole anticipare i tempi.

È davvero probabile che, con la riforma Lorenzin, le cose per gli psicologi cambino anche sull’obbligo di ECM.

Ma per il momento le cose stanno così:

qui ed ora1«OGGI sono tenuti a conseguire crediti ECM:

esclusivamente coloro che lavorano o collaborano a vario titolo, anche come consulenti, con il Ssn o con strutture private che operano in regime di accreditamento o convenzionamento con esso. In altre parole, la mera iscrizione all’Albo degli Psicologi, l’esercizio della libera professione al di fuori del Ssn (presso il proprio studio professionale, ad esempio) o un rapporto di lavoro alle dipendenze di un ente pubblico non riconducibile al Ssn NON comportano l’obbligo di conseguire crediti Ecm, […] in linea con l’interpretazione fornita dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (Cnop).

In FUTURO (ancora non è chiaro quando) saranno tenuti a conseguire crediti ECM:

TUTTI GLI PSICOLOGI iscritti all’Ordine» (fonte Federico Conte)

Noi invitiamo gli iscritti Toscani a vivere nel presente.