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Il 9 Gennaio c’è stato l’insediamento del nuovo Consiglio dell’Ordine degli Psicologi della Toscana.

All’Ordine del giorno:
1. la votazione delle cariche dell’esecutivo
2. l’elezione del candidato di Albo B per il CNOP.

REMIND: I RISULTATI DELLE ELEZIONI. Le elezioni a dicembre erano finite con l’ingresso in maggioranza di 9 Consiglieri del gruppo cosiddetto “psicologi in rete” e l’ingresso in minoranza di 5 Consiglieri di AltraPsicologia e della ex vicepresidente Christina Bachmann, risultata la più votata tra i candidati, ma senza un sostegno a tutta la sua squadra, rimasta invece fuori dal Consiglio.

L’INSEDIAMENTO. Il 9 Gennaio c’è la seduta di insediamento e il nostro primo compito è votare le cariche dell’esecutivo.
Contestualmente, il Ministero aveva convocato tutti i consigli regionali per votare il candidato di Albo B che siederà in Consiglio Nazionale.

L’ESECUTIVO. L’esecutivo di un Ordine prevede l’elezione di 4 cariche: Presidente, Vicepresidente, Tesoriere, Segretario.
La mattina del Consiglio giunge, come un fulmine a ciel sereno, la comunicazione della rinuncia dell’incarico della collega Bachmann: ci ritroviamo così in consiglio i 9 eletti in maggioranza e noi 5 consiglieri di AltraPsicologia.

I NOSTRI CRITERI DI SCELTA. Il risultato elettorale in Toscana ha espresso delle particolarità significative. Nello specifico tra le prime 4 preferenze espresse dai colleghi ci sono le 3 candidate “capolista” dei diversi gruppi che si sono presentati alle elezioni. Abbiamo letto questo segnale come l’espressione di una volontà, da parte dei nostri colleghi, di vedere il massimo impegno di tutti a collaborare nell’interesse della comunità professionale.
Abbiamo così deciso di dare un segnale concreto di apertura alla collaborazione: abbiamo votato la candidata Presidente Gulino e non abbiamo presentato nostre candidature per nessuna delle altre cariche.
È il nostro modo di dire: collaboriamo, facciamo rete, stiamo sui temi e lavoriamo insieme per l’interesse della comunità professionale.
Sul voto alle altre cariche ci siamo astenuti: non per un giudizio sui colleghi, ma perché, ignari del tutto di quali azioni programmatiche concrete si vorranno proporre a questo consiglio, non ci sembra responsabile esprimere un sostegno pieno su un progetto a scatola chiusa.

Le cariche si vengono così a configurare:
Presidente: Maria Antonietta Gulino
Vicepresidente: Simone Mangini
Tesoriere: Eleonora Ceccarelli
Segretario: Rossella Capecchi

cui facciamo sinceri auguri e a cui ribadiamo la nostra disponibilità a collaborare e a confrontarsi.

Fine del primo consiglio.
Si apre un altro consiglio convocato direttamente dal Ministero di Giustizia: all’ordine del giorno l’elezione del Candidato di Albo b.

LA SCELTA DEL CANDIDATO DI ALBO B PER IL CNOP. Come primo atto, il nuovo consiglio di OPT si è subito trovato a prendere una decisione importate, ossia esprimere la propria preferenza per il candidato di albo B da eleggere direttamente in Consiglio Nazionale.
Un consigliere che ha diritto ad esprimere un voto in quel consiglio, esattamente come un presidente di un Ordine regionale.
Un voto che può risultare talvolta decisivo per l’intera comunità professionale in Italia.

Come AltraPsicologia, non è un mistero, avevamo proposto nei diversi consigli regionali di sostenere Dario Caminita.
Perché è un collega che ha esperienza istituzionale, perché ha idee chiare su temi che per noi sono importanti come la tutela, la trasparenza, lo sviluppo della comunità professionale.

Sin dal mattino, da prima del consiglio, eravamo stati avvertiti che la maggioranza in OPT non avrebbe sostenuto il collega Caminita.

Presentiamo comunque la candidatura di Dario e spieghiamo perché secondo noi è meritevole di un voto espresso da OPT: crediamo sia importante chiarire sempre le ragioni di una scelta e i criteri che portano a prendere decisioni, soprattutto così importanti.

Procediamo a votare, e prima dello scrutinio la Presidente Gulino chiede di mettere a verbale una dichiarazione in cui spiega che lei e i suoi consiglieri hanno deciso di scegliere un candidato in base alla valutazione fatta sui curricula.

Avevamo, nei giorni scorsi, anche noi dato lettura di tutto il materiale fornitoci dal Ministero, in particolare i curricula degli altri candidati e ce n’erano effettivamente di interessanti oltre quello di Dario Caminita, sia dal punto di vista formativo, ma soprattutto dal punto di vista dell’esperienza istituzionale.
Tra tutti però non ci aveva colpito quello della collega poi scelta dalla maggioranza poiché avevamo notato che, ben prima dell’abilitazione, aveva conseguito un “diploma” di counselor professionale e come counselor aveva lavorato in regime di libera professione con pazienti oncologici e in casa di cura.
E ancora oggi, nonostante l’abilitazione, si definisce sul suo profilo linkdin “COUNSELOR”.

Su un tema del genere, su cui come AltraPsicologia ci battiamo quotidianamente da 15 anni, non potevamo non esprimere almeno perplessità.

Un tema, per altro, sul quale pensavamo di poter costruire una posizione condivisa in consiglio.

Ci siamo chiesti:

E’ una svista? E allora non è un buon segno: con tutta la buona fede del mondo, una delibera inviata a un Ministero è un atto di rilevanza assoluta. La collega può ritrovarsi a rappresentare gli iscritti in consiglio nazionale. Non si possono fare scelte simili con leggerezza.

E’ una scelta deliberata? Ci è stato spiegato di sì, con un lungo post sui social dove ci è stato spiegato che il curriculum è stato esaminato attentamente e proprio per questo scelto tra gli 11 candidati.

Allora, a maggior ragione dopo aver preso una posizione di collaborazione e apertura, è necessario per noi sottolineare che su questi temi, con questo assetto, noi siamo per lo meno perplessi.

Speriamo che nei prossimi consigli il tiro si raddrizzi: noi, come detto e dimostrato, desideriamo poter fare il meglio per la nostra comunità professionale.

I consiglieri di AltraPsicologia Toscana