Si può fare…anche in Toscana

In circa cinquanta ci siamo incontrati qualche giorno fa in una biblioteca di Firenze.

Un incontro nato dal basso, dai contatti personali, da messaggi privati e mail che parlavano di  dubbi e incomprensioni rapidamente mutati in un malcontento serpeggiante.

Ma che sta succedendo in Toscana?

futuro-incerto_progetto-trentinoPerché l’Ordine è favorevole all’obbligo di ECM per tutti, liberi professionisti compresi, e non prende posizione per cercare di arrivare a una educazione continua in psicologia e non certo in MEDICINA?

Perché dopo anni di presidio delle principali manifestazioni per promuovere la figura dello psicologo presso le istituzioni e la popolazione, ora ci limitiamo a tagliare i nastri?

Perché veniamo mandati a imparare la psicologia da un counselor?

Formazione, promozione, tutela: i tre assi che rappresentano l’azione portante di un Ordine degli Psicologi messi completamente in discussione dagli iscritti.

Né rabbia né aggressività: il sentimento più diffuso dei partecipanti è la delusione.
Quella di chi, con responsabilità e senso di appartenenza alla comunità, due anni fa si è trovato a votare questa governance, convinta di sostenere un programma in continuità con l’attività e le iniziative portate avanti negli otto anni precedenti.

Abbiamo raccontato anche le nostre personali esperienze di uditori ai consigli: la sensazione di trovarci di fronte ad una governance evanescente, compatta sì, ma solo nella difesa della propria autoreferenzialità.
Compatta al punto da mal tollerare qualsiasi critica, affezionata alla forma perché incapace di rispondere nel contenuto, al punto di invocare la violazione disciplinare per ammonire le voci fuori dal coro.

Un incontro che è stata una boccata di ossigeno, per noi di certo, ma anche per tutti gli altri partecipanti. Un incontro in cui l’incrocio di parole e sguardi è servito innanzitutto a riconoscersi in compagnia in questo senso di straniamento e smarrimento.
Un incontro che si è chiuso con un arrivederci e una speranza: la nostra colleganza non sa di nutella.

AltraPsicologia Toscana
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