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Finalmente il Consiglio dell’Ordine Toscano si è espresso positivamente circa la possibilità di partecipazione, anche online, per i gruppi di lavoro (e anche per le commissioni, restano invece perplessità sui consigli che saranno convocati in presenza).

Una dichiarazione di indirizzo importante, più volte sollecitata da AltraPsicologia e che ha finalmente convinto anche i più reticenti.

IN PASSATO LE POSIZIONI ERANO MOLTO DISTANTI

Si sente per la prima volta parlare della possibilità di convocazione in remoto, anche per gruppi di lavoro e commissioni, nel verbale del 18 aprile 2020.

La consigliera Moscarella chiedeva di esplicitare nel regolamento la possibilità di consentire la partecipazione online per i partecipanti ai GDL e alle commissioni. Allora la maggioranza del consiglio valutava “inadeguato” l’avvio delle attività in modalità da remoto e relegava le nostre considerazioni “valide in emergenza” e non nel funzionamento ordinario.

A giugno 2020 il regolamento di funzionamento dei GDL e delle Commissioni fu così modificato arrivando a una formulazione finale che non ci convinse affatto e durante il Consiglio del 23 Giugno 2020 ci esprimemmo con voto contrario con questa dichiarazione:

 

“I consiglieri di AltraPsicologia esprimono voto contrario perché contrari alle limitazioni imposte nella possibilità di partecipare online. Per quanto ci riguarda, la possibilità di partecipare online deve essere un’opportunità, non una condizione residuale cui affidarsi solo in casi di emergenza. Con questo regolamento introduciamo le riunioni online solo per dire che l’abbiamo fatto, ma nella sostanza continuano a essere penalizzati i colleghi che si muovono al di fuori della cintura Firenze, Prato, Pistoia, quelli che per venire in sede devono togliere dalle 2 alle 5 ore di viaggio più il tempo della riunione, penalizziamo i liberi professionisti, penalizziamo le colleghe in gravidanza o con figli piccoli, penalizziamo i colleghi e le colleghe che possono avere problemi di mobilità, permanenti o temporanei. Per quanto ci riguarda l’online dovrebbe essere una possibilità implementata completamente, i colleghi dovrebbero poterne usufruire ogni qualvolta lo ritengano necessario, perché il loro impegno – che ricordiamo pure essere gratuito nei gdl – va misurato non sulla mera presenza, ma sugli obiettivi che il gruppo riesce a raggiungere all’interno di progettualità ben strutturate”.

In quel caso ci sembrò poco rassicurante il successivo commento della Presidente che assicurava che ci sarebbero stati tanti altri momenti per coinvolgere i colleghi tutti, anche delle province lontane. 

OGGI LE POSIZIONI SI AVVICINANO?

Il 31 Marzo 2022 determinerà, almeno formalmente, la fine dello stato di emergenza. Con moderato sollievo di tutti, parte delle restrizioni di questi ultimi due anni verranno rimosse.

Di fatto, quindi, da questa data, sia i Consigli, sia le commissioni e i gruppi di lavoro si sarebbero dovuti riunire in presenza.

Per questo e per quanto in realtà già richiesto da tempo, abbiamo proposto un punto in ODG per chiedere che (almeno) i gruppi di lavoro potessero continuare a riunirsi online.

Rispetto ad altre volte la richiesta è stata almeno presa in considerazione ed è stata trovata un’apertura: finalmente i gruppi di lavoro (come da noi richiesto), ma anche le commissioni dell’Ordine si potranno continuare a riunire online anche in una situazione non emergenziale (questo è l’indirizzo che il Consiglio si è voluto dare per convocare la commissione revisione regolamenti e procedere all’adeguamento in tal senso del documento).

È stato inoltre finalmente riconosciuto il grande valore che questo cambiamento potrebbe portare ai colleghi e alle colleghe che non vivono/lavorano a Firenze e dintorni ma che vogliono contribuire alla vita dell’Ordine.

Resta ancora qualche resistenza invece per quanto riguarda i Consigli: pare che per questi invece si continuerà a dover andare in sede (nonostante il risparmio che l’online consentirebbe soprattutto sui rimborsi spese dei consiglieri residenti fuori sede).

Ad ogni modo abbiamo avanzato in consiglio la richiesta che perlomeno gli uditori possano continuare a poter partecipare anche in modalità online (dato anche l’investimento, votato all’unanimità proprio durante questo consiglio, che riguardava l’acquisto di strumentazione idonea a conferenze in presenza e online).

Vediamo come si procederà, sicuramente però c’è da registrare e accogliere con estremo favore questa rivoluzione copernicana.

Lentamente l’online in Toscana non è più un tabù o una scelta di secondo ordine a cui far riferimento solo in extrema ratio.

 

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