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Per la prima volta arriva a Firenze il Toscana Pride, manifestazione promossa dall’azione Lgbtqi (lesbica, gay, bisex, trans, queer e intesex), che ha ricevuto il patrocinio della Regione. La manifestazione per il riconoscimento dei diritti civili e la lotta alle discriminazioni si è celebrata sabato 18 Giugno per le vie del centro storico della città e ha contato partecipanti da tutta Italia.

In programma vi era anche il “Pride Park“, una nove giorni che dall’11 al 19 giugno ha colorato la città con performance, letteratura, arte, cinema, teatro, dibattiti ecc.

IMG_1769Come AltraPsicologia Toscana, in collaborazione con A.S.P.I.G. (Associazione per lo sviluppo delle scienze psicologiche individuo-gruppo), abbiamo dato il nostro contributo professionale all’iniziativa, organizzando un evento aperto a tutta la cittadinanza, partendo dagli spunti offerti dalla serie TV “Xena Principessa Guerriera”.

Questa serie televisiva statunitense, di ambientazione fantasy mitologico, presenta peculiarità che l’hanno resa un fenomeno di culto e, a vent’anni dalla sua prima messa in onda e con un annunciato reboot, vede le due protagoniste viversi esplicitamente come coppia.

L’incontro si è svolto in data 15 Giugno presso lo Smart Hub di Firenze, è stato inserito ufficialmente all’interno della programmazione del “Pride Park”  e ripreso da molti siti nazionali che riuniscono i fan della serie televisiva (#1 #2 #3)

Abbiamo esplorato le interconnessioni tra psicologia, serie TV e sociale, proponendo  un confronto sul tema della censura e delle relazioni omosessuali al femminile, analizzando come queste sono state rappresentate dai mezzi di comunicazione televisiva dagli anni novanta in poi.

La partecipazione di “non psicologi” ci ha dato l’inestimabile occasione di riflettere anche sull’utilizzo del linguaggio come espressione, non solo di contenuti manifesti, ma di valori culturali. Ci ha fatto riflettere su quanto il “tecnicismo lessicale”, spesso usato in maniera automatica dalla nostra categoria professionale, diventa fonte di incomprensione e fraintendimento.

“Xena Principessa Guerriera” fu prodotta negli anni in cui tutti i prodotti televisivi che presentavano scene di relazioni omosessuali venivano sistematicamente censurati.

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Ada Moscarella durante il suo intervento dedicato al valore della responsabilità sociale dello psicologo

Il dibattito attorno alla sessualità e all’omosessualità, alla censura e all’educazione sessuale in età evolutiva, ha generato ultimamente scontri accesi su tutto territorio Italiano a causa, prima dell’invenzione politica della così detta “ideologia gender”, dopo attorno al disegno di legge Cirinnà ( in particolare alla proposta di stepchild adoption) grazie al quale, per la prima volta, si riconoscono alcuni diritti civili alle coppie omosessuali.

Come associazione di categoria, dentro e fuori le istituzioni, sentiamo la necessità di diffondere informazioni scientificamente adeguate sul tema dell’omosessualità, contrastando lo stigma e le discriminazioni. In quest’ottica, Altrapsicologia si è dimostrata all’avanguardia nella gestione dell’ENPAP, riconoscendo per la prima volta in Italia il contributo di maternità e genitorialità indipendentemente dal sesso dei genitori formanti la coppia.

La partecipazione al Pride Toscana quindi si inserisce in quadro politico-professionale nazionale preciso che noi di AltraPsicologia portiamo avanti da sempre.

Noi come psicologi abbiamo un codice deontologico che ci obbliga a non imporre i nostri valori e credenze ai pazienti. Ma siamo anche cittadini che hanno la responsabilità sociale di diffondere le conoscenze di cui dispongono, per contribuire al benessere della collettività: in questo caso il benessere passa attraverso il riconoscimento dei diritti civili.

I partecipanti hanno dichiarato di aver sentito spesso il bisogno di comprendere i fenomeni sociali anche in chiave psicologica e sono rimasti tutti piacevolmente colpiti dall’iniziativa.

Questo ci spinge a continuare ad essere, come associazione di categoria, sempre in prima linea per la tutela e il riconoscimento dei diritti civili.