Tutela: è ora di cambiare gli accordi!

Sulla tutela è ora di cambiare definitivamente musica anche in Toscana.
Nel corso degli ultimi mesi come AltraPsicologia abbiamo portato in Consiglio alcune proposte con l’obiettivo di incidere anche sugli enti di formazione che promuovono o collaborano con counselor e affini.

LE CONVENZIONI.
Nei mesi passati sono state avviate numerose convenzioni, che comprendono diversi tipi di servizi, tra cui anche corsi di formazione (soprattutto per quanto riguarda la possibilità di avere corsi ECM scontati).
Si tratta di poter dare ai nostri iscritti la possibilità di poter accedere all’eventuale formazione obbligatoria approfittando di una scontistica.
Questo è naturalmente possibile grazie al fatto che, come Ordine, rappresentiamo un cliente “appetibile” per gli enti di formazione.
E proprio per questo, vale la pena ragionare in ottica di reciproco vantaggio.
Abbiamo perciò proposto che nella delibera in cui il Consiglio identificava i criteri degli enti convenzionabili, venisse inserito in modo esplicito una premessa che rimandasse al rispetto del Codice Deontologico (Rif: Delibera G08 del 21 Febbraio 2021).

In questo modo, quando a Marzo ci sono state proposte una serie di convenzioni con vari enti di formazione, abbiamo potuto individuare – e poi successivamente scartare – una serie di situazioni critiche, come enti che proponevano corsi su tecniche psicoterapeutiche anche a non psicologi oppure che erogavano corsi di formazione su tecniche psicologiche avendo counselor come didatti.
Alcune di queste situazioni sono state prese in carico dalla commissione tutela e verranno quindi esaminate ancora più approfonditamente negli aspetti specifici.

LE SCUOLE DI PSICOTERAPIA.
In Toscana esiste da anni un protocollo con le scuole di psicoterapia.
L’Ordine chiede alle scuole un impegno in merito ad alcuni aspetti (soprattutto organizzativi e di trasparenza) e in cambio le scuole ottengono la possibilità di avere maggiore visibilità e promozione attraverso il sito dell’Ordine e un evento dedicato (quello che in genere si teneva al Convitto della Calza con i banchetti e che l’anno scorso – causa covid – si è tenuto online con i vari webinar di presentazione).

In quel protocollo d’intesa, però, c’è un elefante nella stanza: le scuole che formano counsellor o che sostengono, attraverso “astuzie di nuova generazione”, associazioni che erogano questo tipo di formazione.

Abbiamo sempre ritenuto che questo fosse una grave criticità, per aspetti diretti e indiretti.

Diretti perché chi forma o sostiene la formazione di counselor, contribuisce attivamente a mettere sul mercato pseudoprofessionisti che possono commettere abuso della professione.

Indiretti perché mette sullo stesso piano le scuole che agiscono ispirandosi ai principi deontologici e scuole che non lo fanno.

Avevamo segnalato questa grave carenza già l’anno scorso, quando ci eravamo espressi in modo fortemente contrario alla partecipazione degli istituti coinvolti nella formazione di counselor nei vari webinar di presentazione fatti usando i canali e risorse di OPT.

Allo scorso consiglio di Giugno abbiamo quindi chiesto un apposito punto all’Ordine del Giorno per poter discutere della modifica del protocollo d’intesa, in vista della prevedibile riproposizione della serie di webinar di presentazione delle scuole.

In particolare abbiamo chiesto che all’interno del protocollo d’intesa venisse inserito un criterio che rimandasse esplicitamente al rispetto del Codice Deontologico, nello specifico riferendoci all’articolo 8 e 21 del Codice, al fine di richiamare al dovere di contrastare l’abuso professionale e il divieto di insegnamento di tecniche psicologiche a non psicologi.

E’ giunto il momento di togliersi la maschera e schierarsi apertamente (e lealmente) a contrasto dell’esercizio abusivo della nostra professione.

Siamo sufficientemente rassicurati dal fatto che queste istanze verranno accolte, e che a, al contrario dell’anno scorso, non assisteremo alla beffarda promozione di istituti che formano o promuovono counselor sui canali dell’Ordine.