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Il bilancio di previsione dell’Ordine Psicologi Veneto per il 2012 è stato approvato.

Altrapsicologia ha votato contrario perché quasi nulla è cambiato rispetto al bilancio già bocciato a Dicembre 2011. Le poche voci modificate non spostano l’ago della bilancia in favore di una maggiore e più dettagliata progettualità. La relazione del revisore dei conti rileva ancora, oggi come allora, un progressivo depauperamento delle riserve economiche dell’ordine di cui altri in futuro dovranno occuparsi.

La relazione programmatica del presidente, pur avendo recepito alcune proposte del consiglio in macroaree progettuali, resta troppo vaga per essere a garanzia di alcunché.

Il bilancio e la relazione del presidente non rispettano il programma elettorale. Riteniamo che la coerenza con le promesse ai colleghi sia il fondamento della fiducia verso i consiglieri. Non possiamo avvallare un bilancio di previsione che disattende le promesse che abbiamo fatto quando ci siamo presentati per essere votati.

L’Ordine esce così dall’esercizio provvisorio all’ultimo minuto, quando mancano 20 giorni dalla scadenza del termine utile per l’approvazione. Una volta delle mancate bocciature si diceva “promosso con un calcio”. Ed è proprio questo il caso.

Dopo la bocciatura della prima versione, a dicembre 2011, abbiamo dovuto attendere fino all’ultimo per vedere una nuova versione del bilancio. Un’attesa priva di reale interlocuzione, e una votazione sul filo del rasoio che sembra fatta apposta per mettere pressione.

E infatti il presidente Nicolussi ha tentato di giocarsi la carta della condanna ai cattivi consiglieri che bocciano il bilancio. Come se non fosse lui, insieme alla tesoriera e alla vicepresidente, l’artefice di un bilancio impoverito, che stravolge il mandato elettorale.

Tutto ciò che l’ordine potrebbe offrire resta fuori dal progetto economico 2012. Le attività che hanno rappresentato nel primo anno di attività il vero valore aggiunto di questo consiglio restano sospese a causa di quell’ostruzionismo normativamente corretto che ormai governa l’ordine al posto dei consiglieri.

A questa approvazione hanno contribuito i consiglieri di Cultura & Professione, senza motivare esplicitamente il cambiamento di direzione rispetto all’astensione di dicembre. Non si riesce a comprendere la direzione di questo gruppo regionale, che mette in atto decisioni così confuse e incomprensibili da non poter essere considerato interlocutore affidabile. Un gruppo regionale dal comportamento molto diverso rispetto a quello del gruppo presente all’ENPAP, con cui Altrapsicologia trova un confronto proficuo e spesso unità d’intenti.

Pierluigi Policastro per SIPAP ha invece espresso voto contrario per la mancanza di un chiaro collegamento fra le voci di spesa e i progetti presentati dai consiglieri.

Non ci siamo fatti mancare nemmeno il siparietto ormai tradizionale del presidente Nicolussi che s’incazza con il segretario Policastro, che lo tampina con richieste di precisazione. E quando il tono di voce si alza e il presidente diventa perentorio e minaccioso fa più paura di Kung Fu Panda.

Poi però ci ripensa, alle obiezioni. E torna serio, lo sguardo fisso sull’iPad, tu pensi che stia giocando a Pacman e invece si studia in tempo reale le norme di regolamento, alla ricerca del metodo migliore per bloccare sul nascere ogni tentativo di sommossa. Glielo vorremmo dire, che nessuno gliela porta via la sua poltrona. Gli vorremmo anche dire che ormai dovrebbe saperlo a memoria quel regolamento, dato che son 6 anni che è li… Ma da regolamento non è il nostro turno di parola.